Arredo Yacht di Lusso: Il Caso di Studio del Mega Yacht "Aurelia 29" con Progenio e MicroStation

Da MicroStation CONNECT ai Digital Twins: novità dal YII 2018 a Londra

Scritto da Sara Balleroni | 25/10/18 7.20

“Guardiamo oltre il BIM: il futuro è nei digital twins: queste le emblematiche parole di Keith Bentley, CTO di Bentley Systems (nonché storico fondatore dell’azienda, insieme ai tre fratelli), al The Year in Infrastructure 2018, tenutosi dal 15 al 19 ottobre a Londra.

L’annuale convention Bentley Systems si conferma un punto di riferimento per i partner e per gli utenti dei software Bentley Systems, primo fra tutti MicroStation: un’occasione di rivolgere lo sguardo al futuro, alle innovazioni di tecnologia nel reality modelling e nella gestione di progetti complessi, alle nuove prospettive che - di pari passo con Industria 4.0 - miglioreranno l’efficacia e la produttività di imprese e industrie di tutto il mondo.

Il focus è sulla gestione dei dati e delle continue revisioni: ora che la tecnologia ci dà la possibilità di modificare in tempo reale i nostri progetti, come gestire e come tenere traccia dei cambiamenti?

Da una parte è necessario un ampliamento di prospettiva: dai dark data, informazioni e dati non strutturati e non interconnessi, che non comunicano altro che sé stessi, al concetto di i-model, un database relazionale, in cui ogni dato esiste in collegamento con gli altri dati e permette di arrivare a degli insight globali sul progetto.

 

Keith Bentley presenta le novità di prodotto al The Year in Infrastructure 2018

 

Oltre il BIM: perché i digital twins miglioreranno l’efficienza della tua azienda di arredo

Per prima cosa: cos’è un digital twin?

Il Digital Twin (letteralemente “gemello digitale”) è una copia esatta tridimensionale e digitale di un progetto complesso.

Si tratta di un modello attivo: ciò significa che i dati che vengono attribuiti ad un modello digitale “dialogano” fra loro, proprio come nella copia reale (tramite la tecnologia i-model di cui parliamo fra qualche paragrafo), e sono in grado di reagire ad input e modifiche predicendo quello che sarà il comportamento del progetto reale.

In poche parole, se fino ad ora fare una modifica ad un impianto o a una qualsiasi altra struttura ha comportato un alto tasso di rischio di errore e di conseguenze non prevedibili, il digital twin permette invece di testare ogni tipo di modifica sul modello digitale e di simularne in anticipo le conseguenze.

Un’innovazione trasversale che permette di risparmiare costi e prevedere errori non solo nell’ambito delle grandi infrastrutture e degli impianti: anche nel settore dell’arredamento, la possibilità di realizzare e tenere sotto controllo un digital twin del progetto reale permetterà di superare numerosi ostacoli e ridurre drasticamente costi e tempi.

 

 

Parliamo, ad esempio, di prototipazione.

In settori come quello dell’arredo nautico e navale, il prototipo è un obbligo contrattuale: il mock up, la mezza cabina di prova da far valutare e approvare all’armatore viene prodotta e realizzata, con tempi e costi ingenti.

Anche in altri casi, come quelli in cui si producono piccoli lotti di arredo (se non addirittura in serie), la prototipazione ha un forte peso: sia che venga realizzato fisicamente o che si tratti di un rendering da sottoporre all’approvazione del cliente, il prototipo non ha le caratteristiche predittive del digital twin e non permette di fare stime e valutazioni sulla reazione dell’arredo a determinate condizioni e modifiche.

La necessità di progettare e ingegnerizzare prototipi in tempi brevi e con ampia flessibilità di modifica spinge sempre più aziende, anche di produzione seriale, a rivolgersi a un software per sua natura nato per il su misura come Progenio, con base CAD MicroStation: d’altra parte le sfide che si affrontano nella produzione di un prototipo (unico)  sono simili a quelle della progettazione e produzione a lotto 1, per l’arredo contract e su misura.

Per dirla con le parole di Keith Bentley: “Il futuro è nei digital twins!”.

 

Un cambiamento di prospettiva: Greg Bentley parla dei vantaggi di passare al digitale

 

Industrializzare il processo (non il prodotto!): I-model e 4D

L’artigianalità del prodotto e la flessibilità di produzione sono un plus a cui le aziende italiane non possono rinunciare: sono il vantaggio competitivo che ci permette di non scontrarci con mercati emergenti che puntano sul prezzo, prima che sulla qualità.

Nello sforzo per mantenere una qualità unica e riconoscibile, in cui infondere esperienza e know-how, è importante ( soprattutto per un’azienda in crescita) focalizzarsi sul controllo dei propri processi produttivi e progettuali, in modo da conservare una marginalità adeguata e far sì che gli sforzi operativi siano coordinati e efficienti.

Il focus si sposta sull’industrializzazione del processo: mentre il prodotto rimane custom e di alta qualità, il flusso operativo dell’azienda, dalla presa in carico della commessa alla consegna (e oltre, fino al montaggio e alla successiva assistenza), si fa ordinato e organizzato, non lasciando spazio a perdite di tempo e costi sommersi.

 

 

Greg Bentley, nella sua Conference Keynote, ha parlato proprio di: “Industrializing Project Delivery”.

Questo significa poter monitorare un progetto da ogni punto di vista, soprattutto dal punto di vista progettuale e poter incorporare nel modello digitale anche la quarta dimensione, quella temporale.

Proprio per questo motivo Bentley Systems ha acquisito il software Synchro Ltd, che permette di integrare nel BIM anche la dimensione di project management e controllo dei tempi.

L’obiettivo diventa eliminare i dark data: ovvero i dati di progetto che sono isolati dal resto e che non comunicano altro che se stessi. Un dark data non si adatta al sistema e non si modifica, non è in relazione con il progetto: non comunica la sua provenienza o il suo cambiamento.

In un mondo in cui il cambiamento è continuo, costante e soprattutto velocissimo, non c’è più spazio per l’accumularsi di dati “sterili”: un dato interconnesso e intelligente ha invece traccia del suo percorso, in relazione con il progetto.

Keith Bentley osserva: “Perché conservare i risultati di ogni cambiamento, quando possiamo conservare direttamente il cambiamento?”.

Da qui nasce l’idea dell’I-model (che non è il digital twin!)

 

Uno sguardo sulle 500 più grandi organizzazioni che utilizzano le piattaforme Bentley

 

L’I-model è un database relazionale, che contiene e organizza i componenti digitali che formano un digital twin; le modifiche e le revisioni dell’i-model vengono gestite tramite I-modelHub, una piattaforma che mostra tutte le variazioni di progetto su una timeline e che permette di organizzare e gestire l’intervento di diversi utenti, arrivando ad estrapolarne statistiche e analisi.

I concetti di I-model e di Digital Twin vanno di pari passo con le tecnologie di rilevazione della realtà, con software evoluti di fotogrammetria come ContextCapture che è particolarmente utile nella verifica e constatazione di variazioni e dello stato di progetti già attuati, spingendosi fino a test futuristici come quello della Mustang del 1965 che si guida da sola attraverso tecnologie di riconoscimento scanner della realtà circostante (un progetto di Siemens, partner strategico per Bentley).

Sembrano esempi lontani dal nostro quotidiano e dalle realtà aziendali dell’arredo italiano, ma non è così vero: anche il mondo dell’arredo verrà travolto dalle nuove tecnologie che mettono in diretta relazione progetto e realtà, ricollegando al mondo esterno l’ufficio tecnico.

Strumenti come ContextCapture sono di grande efficienza e rapidità nel gestire le fasi dei rilievi e i digital twin sono un futuro non lontano.

Questo vale anche per il mondo dell’arredo, dove la rivoluzione è già iniziata: con Progenio (applicativo con base CAD MicroStation), ogni elemento del progetto assume un’identità, che porta con sé informazioni e configurazioni.

I dati sono interconnessi, nascono e vivono legati al progetto, dando la garanzia ad ogni utente di poter accedere alla versione corretta e affidabile.

Insomma, come abbiamo già detto a gennaio in occasione dei Planstudio Future Days: il futuro è già qui!

 

Stiamo già pensando al futuro: un salto da ContextCapture all'auto che si guida da sola!

 

MicroStation CONNECT: l’importanza di restare aggiornati

Un altro dei punti chiave della conferenza londinese è stata l’importanza di restare aggiornati e utilizzare l’ultima versione del software.

CONNECT è la più recente versione dei software Bentley Systems e in particolare per quanto riguarda il CAD MicroStation e i suoi applicativi; una major release già annunciata a fine 2014 e rilasciata l’anno successivo, in continuo processo di miglioramento per permettere agli utenti un’operatività sempre migliore.

MicroStation CONNECT è progettata per processori 64-bit (contro i 32-bit precedenti): questo garantisce un generale maggiore livello di performance e una maggiore rapidità nell’utilizzo, grazie alla diversa modalità di struttura del dato.

La nuova versione permette inoltre di sfruttare nuove funzionalità parametriche, sempre più flessibili, potenzia l’interoperabilità di MicroStation (già molto alta!) e offre una serie di servizi aggiuntivi, fra cui la possibilità di accedere a contenuti gratuiti di formazione specifica ed adattiva, collegata alla modalità operativa dell’utente.

La versione CONNECT di MicroStation e dei suoi applicativi integra inoltre LumenRT Design, l’applicativo Bentley Systems dedicato alla creazione di animazioni fotorealistiche con passaggi semplificati, direttamente da progetto e render.

 

 

I vantaggi di MicroStation CONNECT edition sono evidenti e, soprattutto, vista la prospettiva di cui abbiamo parlato, di superamento dei dark datas e orientata ad una metodologia di lavoro interattiva e smart, poter riferimento alle ultime tecnologie sul mercato è un plus che gli utenti Bentley Systems non possono lasciare inesplorato.

In particolare e soprattutto questo vale per gli utenti Progenio perché, come annunciato già lo scorso mese durante l’evento Contract Intelligente, dal prossimo anno sarà utilizzabile la nuova release di Progenio, compatibile esclusivamente con MicroStation CONNECT.

Si tratterà di una major release per Progenio, frutto dello studio attento e meticoloso del nostro reparto di Ricerca e Sviluppo, con un’interfaccia nuova e ancor più intuitiva, con un nuovo sistema di configurazione e commessa multi-livello (ma per tutti i dettagli dovremo aspettare l’annuncio ufficiale!).

Aggiornarsi e passare alla nuova release del software, sia per MicroStation che per Progenio, significa sfruttare tutte le potenzialità che le tecnologie aziendali possono esprimere: il software diventa un asset aziendale il cui valore è utilizzato pienamente.

 

 

 

 

Il concorso The Year in Infrastructure 2018: chi sono i vincitori?

22 sono stati i progetti nominati e scelti come vincitori per il concorso che si tiene ogni anno in occasione della conferenza e che sono stati premiati a Londra nella sera di giovedì 18 ottobre.

Progetti di grande importanza e complessità, grandi infrastrutture e impianti localizzati per la maggior parte nei mercati in piena espansione dell’estremo Oriente, dalla Cina, alla Malesia, all’Indonesia alla Corea del Sud; diversi progetti anche dagli Stati Uniti e dall’Australia.

Fra i finalisti figura anche un progetto italiano di Italferr, storico utilizzatore delle piattaforme Bentley  e una delle prime società di ingegneria in Italia ad avere utilizzato il BIM: si tratta del progetto realizzato sull’itinerario ferroviario Napoli-Bari del raddoppio della tratta Apice-Orsara. Un tracciato di circa 28 chilometri, con valore opere di 1,5 miliardi di euro, realizzato con strumenti di modellazione Bentley System.

Nonostante la grandissima presenza di progetti di mercati emergenti, l’Italia è stata una delle nazioni con maggior numero di progetti candidati ed ammessi al concorso: un’occasione di grande importanza per far conoscere in tutto il mondo i progetti di arredo e le produzioni Made in Italy.

Tutti i progetti candidati al concorso verranno inclusi nella pubblicazione annuale di Bentley Systems, permettendo alle aziende partecipanti una posizione privilegiata di visibilità a livello nazionale e internazionale: qui trovi tutti i progetti realizzati con MicroStation e Progenio candidati per il 2018.

 

Il premio ai progetti finalisti per il The Year in Infrastructure 2018

 

Allargare gli orizzonti: appuntamento a Singapore con YII 2019

Partecipare a eventi come The Year in Infrastructure è, sia per partner come Planstudio sia per aziende utenti da tutto il mondo, un modo di respirare in prima persona il clima di innovazione e la vision aziendale improntata verso le nuove tecnologie.

Quando si utilizza una piattaforma complessa come MicroStation e Progenio, il focus si sposta: non solo il software, ma l’utilizzo del software calato all’interno della realtà aziendale e della complessità con cui ci confrontiamo ogni giorno.

Questo significa alzare lo sguardo dallo strumento e allargare a comprendere un’intera prospettiva e un cambiamento in atto (di processo, di gestione dei dati e del progetto) che non riguarda solo gli utenti Bentley Systems: un cambiamento globale con cui le aziende di tutto il mondo stanno facendo i conti e che va affrontato con i giusti strumenti, in primo luogo quelli software.

Proprio per questo rinnoviamo l’invito a seguirci (e a partecipare!) anche alla prossima convention che si svolgerà sull’eccezionale sfondo di Singapore, in ottobre 2019.

In occasione della convention verrà riproposta la partecipazione al concorso The Year in Infrastructure per progetti realizzati con MicroStation: un’occasione per presentare la tua azienda, le tue realizzazioni più importanti e, soprattutto, mostrare il tuo sguardo rivolto al futuro e all’innovazione.

Se non sei ancora utente di MicroStation e Progenio, contattaci subito per saperne di più sulla piattaforma innovativa pensata per il mondo dell’arredo su misura.