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PNRR e Transizione 4.0: crediti d'imposta per la digitalizzazione 2022

Scritto da Mattia Farinelli | 25/03/22 13.53

Quali sono le misure previste dal Piano Nazionale Transizione 4.0, oggi in vigore?

Tipologie, tetti e aliquote del credito d’imposta: vediamo insieme quali sono gli incentivi per la digitalizzazione delle imprese dell'arredo.

La rotta da seguire per rimanere competitivi è tracciata: la trasformazione digitale non è più un’opzione, ma una necessità per le PMI.

Soprattutto in un settore complesso come il mondo dell’arredo su misura, digitalizzarsi è l’unico modo per mantenere un vantaggio competitivo e saper rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione (leggi anche l'articolo "Digitalizzare la tua azienda artigiana in 5 passi").

 

Incentivi, agevolazioni e aiuto di esperti di settore: è il momento giusto per percorrere la strada che porta alla digitalizzazione!

L’obiettivo principale del Piano Transizione 4.0 è permettere la ripartenza delle PMI, offrendo un grande supporto alle imprese che investono nel rinnovo e nella digitalizzazione dei processi produttivi, nella formazione dei lavoratori e nello sviluppo di nuovi prodotti e processi.

Già nel 2020 Iper Ammortamento e Super Ammortamento hanno lasciato il posto al credito di imposta, con lo scopo di ampliare il numero di imprese beneficiarie e anticipare il recupero.

Transizione 4.0 è una manovra dal costo totale dell'investimento di 13,38 mld, provenienti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), e garantisce:

  • l'aumento del numero di imprese beneficiarie;
  • maggiori investimenti in beni strumentali materiali e immateriali 4.0 e beni immateriali di investimento standard;
  • maggiori investimenti immateriali in beni capitali, ricerca, sviluppo e innovazione;
  • una forte spinta alla formazione finalizzata alla digitalizzazione e allo sviluppo delle relative competenze.

 

Quali sono allora gli incentivi in vigore oggi, a cui le aziende dell’arredo su misura possono accedere?

Il credito di imposta per investimenti in beni strumentali

L'obiettivo è "supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi"

Le misure riguardano: 

  • Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (ex Iper Ammortamento);
  • Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati;
  • Altri beni strumentali materiali (ex Super Ammortamento) e immateriali.

 

Beni 

Esempi

Aliquota

Beni materiali tecnologicamente avanzati

Macchinari per la lavorazione del legno, stampanti 3D, macchine utensili, dispositivi di lettura dei codici a barre, ecc.

(Elenco dettagliato: Allegato A)

Fino 2,5 milioni di euro

50% nel 2021

40% nel 2022

20% dal 2023 al 2025

Da 2,5 a 10 milioni di euro

30% nel 2021

20% nel 2022

10% dal 2023 al 2025

Da 10 a 20 milioni di euro

10% nel 2021

10% nel 2022

5% dal 2023 al 2025

Beni immateriali tecnologicamente avanzati

Software, licenze, soluzioni per ottimizzare i processi e migliorare la condivisione di dati, anche spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing

(Elenco dettagliato: Allegato B)

Fino 1 milione di euro

20% dal 2021 al 2023

10% nel 2024

5% nel 2025

Beni materiali e immateriali ordinari 

Beni ordinari non inerenti a Industria 4.0

Fino 1 milione di euro

10% nel 2021

6% nel 2022

 

Per i beni tecnologicamente avanzati, il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che, entro la data del 31 dicembre 2025, il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

 

Per i beni ordinari, il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2023 a condizione che, entro la data del 31 dicembre 2022, il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

 

Il bonus per ricerca, sviluppo, innovazione e design

L'obiettivo è "stimolare gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, Design e ideazione estetica".

Questo bonus è un incentivo particolarmente interessante per tutte le aziende del mondo dell’arredo.

Questo particolare credito d’imposta varia a seconda dell’attività in cui si effettua l’investimento:

 

Innovazione

Esempi

Recupero

Innovazione tecnologica

Attività finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati

10% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro

5% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro

Innovazione tecnologica 4.0 e green

Attività finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0

(Criteri definiti negli artt. 3 e 5 del decreto 26 maggio 2020)

15% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro

10% nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro

5% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2025, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro

Design e ideazione estetica

Attività finalizzate ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali (linee, contorni, colori, struttura superficiale, ornamenti, ecc.)

(Criteri definiti nell'art. 4 del decreto 26 maggio 2020)

10% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro

5% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro

Ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale

Attività legate alla ricerca e sviluppo in ambito scientifico o tecnologico

(Criteri definiti nell'art. 2 del decreto 26 maggio 2020)

20% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro

10% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2031, nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro

 

 

Formazione 4.0 per restare competitivi

Cosa si prevede per i processi formativi?

Prosegue il piano Formazione 4.0 per sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale, creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti a realizzare il paradigma 4.0. 

Il credito d’imposta è riconosciuto in misura del:

  • 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di € 300.000 per le micro e piccole imprese;
  • 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le medie imprese;
  • 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 le grandi imprese.

La misura del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi annuali; al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.

 

Spese ammissibili

Attività di formazione ammissibili

Soggetti ammissibili all'erogazione delle attività di formazione

  • Spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione. Sono escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità;
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.


Le attività formative devono riguardare:

  • vendite e marketing;
  • informatica;
  • tecniche e tecnologia di produzione.

Le tematiche ammissibili sono:

  • Big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo macchina;
  • manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione digitale dei processi aziendali.
  • Soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la Regione o Provincia autonoma in cui l’impresa ha la sede legale o la sede operativa;
  • università, pubbliche o private, o strutture a esse collegate;
  • soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali secondo il regolamento CE 68/01 della Commissione del 12 gennaio 2001;
  • soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma Uni En ISO 9001:2000 settore EA 37;
  • ITS.

 

Si tratta di un chiaro segnale che dimostra come la competitività delle aziende italiane passa soprattutto da una formazione continua e mirata in ambito digitale.

 

Ma quanto può recuperare nel 2022 una PMI, grazie al Piano Transizione 4.0?

Ecco un esempio pratico!

 

 

Costo

Recupero

Costo

effettivo

Software

(beni immateriali)

€ 44.000

20%

€ 35.200

Macchinari 

(beni materiali)

€ 220.000

40%

€ 132.000

Formazione*

€ 3.168

50%

€ 1.584

Ricerca e Sviluppo 

€ 18.000

20%

€ 14.400

TOTALE

€  285.168

36,8%

€  183.184

* Si riferisce al costo per 3 tecnici a 22 €/h per un totale di 48 h

 

Come abbiamo visto, gli incentivi sono numerosi e accessibili per tutte le piccole e medie imprese che hanno intenzione di evolvere nell'era digitale e aprirsi verso nuove opportunità, perché non approfittarne?

Bonus, agevolazioni e l'aiuto di esperti di settore (leggi anche "L'Innovation Manager: la tua guida all'innovazione"): è questo il momento giusto per percorrere la strada che porta alla digitalizzazione.