Terza panel session del PLANSTUDIO DAY 2021 all’insegna di una parola d'ordine: flessibilità. È quanto emerso dall’esperienza di S2, industria del mondo "su misura" nel contract, operante nei segmenti Luxury & Business, che conta oggi 220 dipendenti dislocati in 8 stabilimenti.
Gianluca Teodori, IT & Organization Manager di S2 ha ripercorso alcune tappe fondamentali per l’evoluzione dell’azienda, nata nel 1973 come piccola officina di 10 persone che faceva prefabbricati per mobili conto terzi.
“Fino al 2008 eravamo un’azienda artigiana con il cuore da industria. Oggi siamo un’industria con il cuore di un artigiano”.
Con queste parole Gianluca Teodori ha riassunto l’importante cambiamento che li ha portati a diventare ciò che sono oggi.
Cosa ha reso possibile questo successo?
Comportamenti virtuosi, dunque e tra loro interconnessi che partono innanzitutto dall’idea che nel contract di lusso anche l’artigiano deve essere evoluto.
La prima chiave di svolta, per gli esperti, è stata l’adozione di sistemi informatici flessibili, in grado di calarsi nella loro specifica realtà aziendale, con le particolarità di un settore, quello del lusso, che cambia continuamente e rapidamente.
Francesco Seraghiti, Technical Office Assistant - S2 ha spiegato come la scelta della giusta software house sia stata una fase fondamentale e di come, nell’individuazione di PLANSTUDIO quale fornitore, sia stata determinante la capacità del sistema di adattarsi all’azienda e non il contrario.
Durante il confronto, gli esperti di S2 hanno ricordato le serate trascorse fino a tardi con Massimo Franceschetti, Founder & CTO di Planstudio, per trovare insieme la soluzione più adatta alla propria azienda.
Gli esperti hanno sottolineato l’importanza strategica per S2 di instaurare collaborazioni con partner tecnologicamente all’avanguardia.
Hanno spiegato che è molto più facile e veloce collaborare con un artigiano evoluto che si è dotato di sistemi informatici adeguati.
“Non si parla più di collaborazione cliente-fornitore ma tra partner - ha affermato Teodori - Per creare un distretto è importante avere fornitori che parlino la tua stessa lingua. Oggi se il fornitore è evoluto, con un CAD che gli consente di recepire le informazioni che noi gli forniamo, permette a me di progettare fino al 3D e a lui di partire da lì per sviluppare le informazioni che gli servono, nel modo in cui vuole”.
Sfruttare gli stessi sistemi comunicativi permette dunque di fare rete sfruttando le diverse competenze di tutti gli operatori coinvolti ottimizzando tempo e risorse.
Francesco Seraghiti ha messo in evidenza l’importanza che l’ufficio tecnico, rappresentando il filtro prima della produzione, utilizzi strumenti che siano assolutamente flessibili nella gestione delle modifiche, anche last minute.
L’esperto ha parlato di una doppia flessibilità: quella dei sistemi - che devono consentire di intervenire nel miglior modo e nel minor tempo possibile - e quella del team di lavoro.
Il cliente nel segmento Luxury è sempre più esigente e richiede prodotti di qualità eccellente, da consegnare in tempi sempre più stretti.
“La gestione delle modifiche - ha affermato Francesco Seraghiti, Technical Office Assistant - S2 - è una delle cose più difficili all’interno di un sistema completamente codificato e deve essere gestita con sistemi molto flessibili, perché - ha proseguito - il cliente vuole la modifica, paga la modifica e tu non gliela puoi negare”.
È fondamentale avere una piattaforma di gestione della commessa che sia fruibile da tutti, per evitare che - in caso di assenza del progettista - l’intera macchina produttiva si fermi, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero.
Anche in questa sessione di tavola rotonda è emerso il problema dell'approvvigionamento delle materie prime.
Commesse sempre più personalizzate non consentono più di fare magazzino come quando si lavorava in serie. Ecco allora che dotarsi di sistemi che permettano di calcolare il fabbisogno in anticipo diventa un’esigenza non rimandabile sia in termini di costi che di ottimizzazione dei tempi di produzione.
Secondo Gianluca Teodori, l'ulteriore salto in senso tecnologico che il prossimo futuro richiederà è quello di poter integrare la modalità BIM (Building Information Modeling) nei processi aziendali.
Questo consentirà, secondo l'IT Manager di S2, una strutturazione delle informazioni in un formato standard uguale per tutti i soggetti coinvolti, facilitandone lo scambio e l'interoperabilità.