Arredo nautico: l'importanza di governare informazioni e sinergie

La prima panel session del PLANSTUDIO DAY 2021, ha visto come protagonisti Rino Zaccaro, Founder & CEO di PAD Project (studio di progettazione specializzato nel settore Luxury Yacht) e Mirko Fulgini, CEO & Sales Director di Ornamobil (azienda manifatturiera del settore nautico e contract). 

Durante la tavola rotonda si è parlato di come il mercato della nautica dal 2019 attraversi una fase di forte espansione con un 2021 che registrerà un +30% e la saturazione della capacità produttiva per i prossimi tre anni.

Grandi, quindi, le opportunità che si presentano per le aziende operanti nel settore, ma -  per essere colte -  secondo gli esperti servono lungimiranza e apertura mentale verso l’innovazione tecnologica, per poter:

 

PAD Project e Ornamobil hanno condiviso con noi le loro esperienze, diverse ma simili nella vision che è quella di stare sempre al passo con i tempi di un mercato in continua evoluzione.

 

Garantire l’omogeneità delle informazioni per ottenere vantaggio dalle sinergie

Zaccaro ha raccontato come PAD Project nasca dall'intuizione che sul mercato mancasse un anello di congiunzione tra quello che era l’ufficio tecnico e la falegnameria.

Quindi, l’idea da cui sono partiti è stata quella di offrire un servizio a trecentosessanta gradi che andasse dalla geometria, all’elaborazione, al singolo foro della vite, all’interno di un progetto completamente ingegnerizzato e facendo sintesi in un prototipo digitale.

Per fare questo è indispensabile usare un sistema che consenta a tutti i soggetti coinvolti nel processo -, dalla progettazione alla produzione e messa in opera - di condividere correttamente le informazioni è un aspetto fondamentale, per poter pensare in grande.

Siamo riusciti - ha affermato Zaccaro - a mettere in piedi un sistema per dare ai nostri clienti, che siano i cantieri o le falegnamerie e tutto il mondo produttivo coinvolto, un servizio che può sicuramente spianare la strada per un futuro come quello verso cui andiamo incontro”.

Un progettista - ha proseguito - non deve saper fare i cubi, deve saper gestire informazioni in ingresso e in uscita, oggi più che mai. Queste informazioni sono veloci, cambiano, bisogna sapere comunicare con le attività produttive, con il cliente, con il cantiere, con le necessità dell’architetto. C’è tutto un mondo di informazioni che va gestito”.

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Il fondatore di PAD Project ha spiegato quanto sia fondamentale, durante la fase di progettazione di uno yacht di lusso, essere in grado di pensare contemporaneamente da falegname, da montatore e da arredatore, con l’atteggiamento sfidante di chi deve conoscere tutti i processi di una barca, dagli impianti fino ai sistemi audio-video.

Altrettanto indispensabile è che tutti questi soggetti possano comunicare efficacemente tra loro.

Utilizzare un linguaggio comune e condiviso permette di creare sinergie tra i diversi operatori fino a creare una filiera. Proprio come è successo tra PAD Project e Ornamobil che, da anni, collaborano con successo anche grazie all’uso degli stessi sistemi digitali.

Sull’argomento Mirko Fulgini ha raccontato l’esperienza di Ornamobil: "È stato un passaggio obbligato quello di intraprendere la strada di un software evoluto, perché noi siamo partiti negli anni duemila con la produzione nautica e si faceva tutto a mano, si facevano grosse serie e i falegnami erano l’arma in più di ciascuna falegnameria. L’introduzione di tecnologie avanzate di gestione delle commesse - ha continuato - è stata una grossa rivoluzione all’interno della mia ditta. Indispensabile per fare una produzione di qualità e di lusso e rispondere alle esigenze del mercato”.

 

Soddisfare un cliente che richiede un prodotto sempre più personalizzato

Dal confronto è emerso quanto il mondo della nautica sia cambiato radicalmente nell’ultimo decennio.

Se fino al 2010 si lavorava tanto con il seriale, oggi lo scenario è completamente diverso: il futuro va sempre più verso la ricerca del particolare e della customizzazione.

L’armatore di oggi è una persona molto preparata, che sa quello che vuole e richiede il dettaglio.

Da quando siamo entrati in questo tourbillon dove il cliente finale è molto informato - ha affermato Fulgini - ci sono delle complicazioni in più, cioè si richiede qualcosa in più alla falegnameria ossia che sappia rispondere in tempi rapidi e con qualità alle richieste del cliente”

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Il CEO di Ornamobil ha spiegato che, se una volta ci si poteva cullare su uno slot di 6/10 matricole tutte uguali e avere un certo margine costante tutti gli anni, oggi non è più così per cui, per forza di cose, bisogna adeguarsi al nuovo futuro.

L’adozione di sistemi informatici evoluti consente di gestire queste commesse sempre più complesse e di far confluire in un unico contenitore le informazioni da condividere.

 

Sopperire alla difficoltà di reperimento delle materie prime

Una criticità con cui gli operatori del settore nautico devono fare i conti e che è emersa in tutte le panel session, è la difficoltà di reperimento delle materie prime, con casi recenti - ad esempio - di scorta zero sul compensato marino.

I costi delle materie prime stanno, inoltre, aumentando vertiginosamente, con una crescita che negli ultimi due anni ha raggiunto il 40%, un trend che non sembra destinato a cambiare a breve-medio termine.

Due problematiche su cui non si può agire direttamente, ma che si possono mitigare pianificando gli acquisti in maniera anticipata. Per far questo è fondamentale poter esportare dati e avere una lista dei fabbisogni dei materiali prima del completamento della progettazione, in modo da mettersi nella condizione di giocare d’anticipo per garantire i tempi di consegna e ottenere i prezzi migliori possibili.

 

Delineare un percorso di crescita tecnica per i progettisti

Altra tematica che ha fatto da trait-d’union comune a tutte le sessioni della tavola rotonda è quella relativa al problema di trovare figure qualificate e specializzate. 

Se da un lato ci sono le vecchie generazioni, che hanno l’esperienza ma manifestano una certa rigidità al cambiamento, dall’altro ci sono i giovani, per natura aperti all’innovazione tecnologica ma privi di competenze.

Specializzare progettisti dell'arredo, e in particolar modo della nautica, richiede innanzitutto di identificare persone con una predisposizione alla "multicompetenza" unita ad una specifica visione costruttiva e pratica.

Un percorso di specializzazione che può richiedere anni e deve necessariamente essere supportato da docenti e formatori  in grado di mettere al servizio "dell'allievo" la propria esperienza sul campo, aldilà della pura teoria.

Proprio per supportare la formazione di personale specializzato, Planstudio, sta attivando collaborazioni con gli istituti tecnici e avviando delle aule digitali professionalizzanti, come ha raccontato  Roberta Franceschetti (Founder, CEO & Innovation Manager di Planstudio) moderatrice dell’evento. 

Punto di forza è proprio la docenza pratica e soprattutto certificata, che garantisce qualità dell'insegnamento, con un più rapido inserimento in un settore così esigente.

 

La sessione si è conclusa con un messaggio rivolto dagli intervistati agli imprenditori in ascolto.

Il successo viene dato da un’ottima e perfetta progettazione” - ha dichiarato Mirko Fulgini.

Il mio auspicio - ha concluso Rino Zaccaro - è rivolto a tutte quelle realtà imprenditoriali che vogliono affacciarsi al mondo della nautica. La necessità è quella di avere imprenditori visionari. Bisogna avere coraggio e visione a medio-lungo periodo”.

 

GUARDA IL VIDEO COMPLETO DELLA SESSIONE

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