Approfondimenti - Nautica: ecco i dati per cavalcare la ripresa

In tutta la provincia, commesse sufficienti per i prossimi 10-12 anni: la nautica è in ripresa vertiginosa. Come far sì che questa crescita non sia solo una “bolla”? Investimento e lungimiranza>>


 

                                                                                                                             

Vento in poppa per la nautica, un settore che sta assistendo ad una (nuova) crescita vertiginosa.

Un settore ampio, che coinvolge aziende dalle attività più disparate, che lavorano in rete in una delle catene di fornitura e sub-fornitura più complessa in assoluto: dai cantieri, a tutte le realtà produttive o di progettazione e gestione che vi ruotano attorno.

 

arredo nautico

Foto realizzata durante la visita al Cantiere Rossini di Pesaro, in seguito al convegno "Nautica, prospettive e opportunità per le imprese dell’Adriatico"

 

La conferenza organizzata da CNA Pesaro e dal titolo “Nautica, prospettive e opportunità per le imprese dell’Adriatico”, parte proprio da qui, con l’obiettivo di rispondere a due domande: 

                 1. Quali sono i dati?

Che il settore si stia riprendendo è evidente: ma, dati alla mano, quali sono i numeri? Quante le imprese, quanti gli investimenti, quanta l’occupazione? Questi dati, ovviamente, sono lo specchio diretto delle opportunità che si aprono sul territorio.

                  2. Come rendere questa ripresa stabile e duratura?

La nautica è un settore che ha vissuto momenti altalenanti: prima dell’ultima crisi, si era assistito ad un altro momento di grande crescita, rivelatosi poi una “bolla” che ha portato alla chiusura di tante imprese. Quali sono le precauzioni che le imprese possono prendere per consolidare e sfruttare a pieno questa onda positiva?

Abbiamo partecipato alla conferenza del 12 di luglio, durante la quale sono intervenuti la CNA, il sindaco di Pesaro e il Cantiere Rossini: abbiamo raccolto qualche risposta a queste domande e alcuni spunti di riflessione utili a tutte le aziende della filiera nautica

Vediamole insieme.

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1. 10-12 anni di commesse già “in porto”: parliamo di numeri

I dati di settore della nautica non sono semplici da reperire: una filiera così complessa racchiude imprese spesso molto diverse fra loro e inquadrate in settori diversi. 

Raccogliere delle percentuali cumulative diventa sicuramente più complesso e i dati possono essere in una certa misura fuorvianti.

Ancora più valore hanno quindi i numeri raccontati nella conferenza di oggi, elaborati dal Centro Studi Regionali della CNA stessa e in particolare rivolti ad analizzare la situazione nella regione Marche e nella provincia, senza però tralasciare lo sguardo d’insieme.

Partiamo da un confronto generale:

  • aumenta il peso delle produzione nautica in provincia: + 4,7%;
  • il polo di Fano è il polo più attivo, con 110 imprese che operano nella nautica; seguono Mondolfo-Marotta, con 30 imprese, Pesaro con 20 imprese e altri comuni limitrofi, per un totale di 221 imprese legate al settore, nel territorio provinciale;
  • parliamo anche di occupazione: secondo i dati dell’Inail, le imprese della nautica in provincia hanno aumentato il numero di lavoratori dipendenti del 65%;
  • anche il tipo di imprese impiegate nel settore cambia: diminuiscono le micro-imprese, mentre aumentano, per numero di occupati, quelle di piccola dimensione (47,1% del totale) e le medie imprese (ora 30% del totale);
  • export: qui le dinamiche sono più particolari e si alternano, compensandosi, con quelle della provincia di Ancona, più attiva per la cantieristica. Quali sono le destinazioni principali dell’export di provincia? Nel 2016, le Bermuda (100 milioni di export); nel 2017, la Croazia (1,2 milioni di export); nel 2018, il Montenegro (8,6 milioni di export). Il vero dato? Solo nel primo trimestre 2019, l’export verso Cipro ha superato i 175 milioni

 

Dati nautica 2019

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2. Come rendere stabile questa ripresa?

La crescita del settore nautico pre-crisi è stata spesso paragonata ad una “bolla”.

Una crescita vertiginosa, a cui è seguita una caduta altrettanto veloce e improvvisa. 

Ora, nel 2019, i dati ci dicono che il settore ha ricominciato a crescere, altrettanto velocemente: come evitare che la bolla esploda?

Nessuna bacchetta magica, ovviamente, ma ci sono degli accorgimenti importanti che sono stati uno dei principali temi della conferenza del 12 luglio. 

“Lungimiranza”: una parola chiave per le aziende della nautica.

Ne parlano il segretario della CNA Moreno Bordoni e lo stesso sindaco di Pesaro Matteo Ricci: la nautica in ripresa è un’opportunità, da affrontare con strategia.

In un settore che vive e cresce grazie al sapiente know how artigiano e all’indiscussa qualità del Made in Italy, le imprese non possono lasciare spazio alle inefficienze.

“Artigiano” non significa necessariamente “manuale”: le imprese della nautica hanno capito che la digitalizzazione dei processi e un corretto controllo delle inefficienze devono essere le solide fondamenta di una crescita duratura.

 

conferenza nautica

La conferenza organizzata dal CNA di Pesaro: parlano il sindaco Ricci, il segretario del CNA Bordoni e il direttore del cantiere Rossini Devicienti.

 

Nella nautica la complessità è alta e dovuta a:

  • una filiera complessa: una rete di attori che comprende cantiere, studi di progettazione, falegnamerie, diversi sub-fornitori…
  • realizzazioni di alto livello e committenza molto esigente;
  • tempi brevi e penali sui ritardi.

E proprio questa complessità rende fondamentale che le imprese del settore si organizzino, adottando le giuste competenze e i corretti strumenti tecnologici.

Solo così le imprese della nautica possono migliorare l’efficienza e rimanere competitive: salvaguardando l’intero settore!

(Ps. Se vuoi approfondire, leggi anche l’intervista che abbiamo fatto a Rino Zaccaro, titolare dello studio di ingegnerizzazione nautica Pad Project)

 

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Arredo nautico e navale: perché il giusto software è così importante per la tua azienda?

Oggi più che mai, se vuoi che la tua azienda rimanga competitiva sul mercato, il know how artigiano e l’alta qualità del Made in Italy sono una condizione necessaria, ma non sufficiente.

Sono queste le attività e le capacità che fanno la differenza e che distinguono la tua azienda, che portano un cantiere a scegliere la tua azienda, invece di un altro fornitore.

cantiere rossini

Visita al Cantiere Rossini: convegno sul settore nautico e le sue prospettive future organizzato dal CNA di Pesaro 

 

D’altra parte, poter gestire al meglio queste attività e poter garantire un alto livello di qualità può essere molto costoso e faticoso.

I software, dal CAD alla piattaforma di gestione della commessa, diventano a questo punto essenziali, perché ti supportano nella gestione delle informazioni di progetto e (se è il software giusto!) ti agevola, velocizza e rende efficiente tutto il processo di gestione della commessa. 

Poter gestire una commessa con gli strumenti adatti ti rende:

  • più affidabile agli occhi della committenza e quindi genera lavoro;
  • più veloce: migliora quindi la marginalità;
  • più efficiente: ti permette di gestire più commesse in meno tempo.

Allo stesso tempo, l’altra cosa importante che il giusto software può fare per te è aiutarti a ridurre gli errori.

Infatti, oggi più che mai, i dati di progetto sono denaro. E i dati sbagliati sono… una perdita di denaro!

Se non hai la giusta piattaforma software a supportarti nella progettazione, nell’ingegnerizzazione e nel passaggio dei dati alle macchine CNC, o anche al montaggio e in cantiere… le possibilità di sbagliare si moltiplicano. 

Avere la giusta piattaforma software ti permette di automatizzare e quindi “proteggere” tutte quelle fasi che sono ad alto rischio di errore, in particolare:

  • la generazione della documentazione esecutiva: che se viene fatta manualmente è una vera e propria “trappola” esposta ad errori di digitazione, distrazione e aggiornamento dei dati;
  • il passaggio in produzione: produrre elementi sbagliati costa caro e ogni errore incide direttamente sulla marginalità.

Date queste complessità, scegliere il giusto software è fondamentale: è un investimento che fa parte della lungimiranza di cui abbiamo tanto parlato.

Un investimento che supporta il tuo know how artigiano e che ti dà la stabilità di affrontare la ripresa del settore

 

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