Quali sono le misure previste dal Piano Nazionale Transizione 4.0, oggi in vigore?
Tipologie, tetti e aliquote del credito d’imposta: vediamo insieme quali sono gli incentivi per la digitalizzazione delle imprese dell'arredo.
La rotta da seguire per rimanere competitivi è tracciata: la trasformazione digitale non è più un’opzione, ma una necessità per le PMI.
Soprattutto in un settore complesso come il mondo dell’arredo su misura, digitalizzarsi è l’unico modo per mantenere un vantaggio competitivo e saper rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione (leggi anche l'articolo "Digitalizzare la tua azienda artigiana in 5 passi").
Incentivi, agevolazioni e aiuto di esperti di settore: è il momento giusto per percorrere la strada che porta alla digitalizzazione!
L’obiettivo principale del Piano Transizione 4.0 è permettere la ripartenza delle PMI, offrendo un grande supporto alle imprese che investono nel rinnovo e nella digitalizzazione dei processi produttivi, nella formazione dei lavoratori e nello sviluppo di nuovi prodotti e processi.
Già nel 2020 Iper Ammortamento e Super Ammortamento hanno lasciato il posto al credito di imposta, con lo scopo di ampliare il numero di imprese beneficiarie e anticipare il recupero.
Transizione 4.0 è una manovra dal costo totale dell'investimento di 13,38 mld, provenienti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), e garantisce:
Quali sono allora gli incentivi in vigore oggi, a cui le aziende dell’arredo su misura possono accedere?
L'obiettivo è "supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi".
Le misure riguardano:
Beni |
Esempi |
Aliquota |
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Beni materiali tecnologicamente avanzati |
Macchinari per la lavorazione del legno, stampanti 3D, macchine utensili, dispositivi di lettura dei codici a barre, ecc. (Elenco dettagliato: Allegato A) |
Fino 2,5 milioni di euro |
50% nel 2021 40% nel 2022 20% dal 2023 al 2025 |
Da 2,5 a 10 milioni di euro |
30% nel 2021 20% nel 2022 10% dal 2023 al 2025 |
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Da 10 a 20 milioni di euro |
10% nel 2021 10% nel 2022 5% dal 2023 al 2025 |
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Beni immateriali tecnologicamente avanzati |
Software, licenze, soluzioni per ottimizzare i processi e migliorare la condivisione di dati, anche spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing (Elenco dettagliato: Allegato B) |
Fino 1 milione di euro |
20% dal 2021 al 2023 10% nel 2024 5% nel 2025 |
Beni materiali e immateriali ordinari |
Beni ordinari non inerenti a Industria 4.0 |
Fino 1 milione di euro |
10% nel 2021 6% nel 2022 |
Per i beni tecnologicamente avanzati, il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che, entro la data del 31 dicembre 2025, il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Per i beni ordinari, il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2023 a condizione che, entro la data del 31 dicembre 2022, il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
L'obiettivo è "stimolare gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, Design e ideazione estetica".
Questo bonus è un incentivo particolarmente interessante per tutte le aziende del mondo dell’arredo.
Questo particolare credito d’imposta varia a seconda dell’attività in cui si effettua l’investimento:
Innovazione |
Esempi |
Recupero |
Innovazione tecnologica |
Attività finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati |
10% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro 5% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro |
Innovazione tecnologica 4.0 e green |
Attività finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 (Criteri definiti negli artt. 3 e 5 del decreto 26 maggio 2020) |
15% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro 10% nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro 5% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2025, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro |
Design e ideazione estetica |
Attività finalizzate ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali (linee, contorni, colori, struttura superficiale, ornamenti, ecc.) (Criteri definiti nell'art. 4 del decreto 26 maggio 2020) |
10% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro 5% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro |
Ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale |
Attività legate alla ricerca e sviluppo in ambito scientifico o tecnologico (Criteri definiti nell'art. 2 del decreto 26 maggio 2020) |
20% fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro 10% dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2031, nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro |
Cosa si prevede per i processi formativi?
Prosegue il piano Formazione 4.0 per sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale, creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti a realizzare il paradigma 4.0.
Il credito d’imposta è riconosciuto in misura del:
La misura del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi annuali; al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.
Spese ammissibili |
Attività di formazione ammissibili |
Soggetti ammissibili all'erogazione delle attività di formazione |
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Le tematiche ammissibili sono:
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Si tratta di un chiaro segnale che dimostra come la competitività delle aziende italiane passa soprattutto da una formazione continua e mirata in ambito digitale.
Ma quanto può recuperare nel 2022 una PMI, grazie al Piano Transizione 4.0?
Ecco un esempio pratico!
Costo |
Recupero |
Costo effettivo |
|
Software (beni immateriali) |
€ 44.000 |
20% |
€ 35.200 |
Macchinari (beni materiali) |
€ 220.000 |
40% |
€ 132.000 |
Formazione* |
€ 3.168 |
50% |
€ 1.584 |
Ricerca e Sviluppo |
€ 18.000 |
20% |
€ 14.400 |
TOTALE |
€ 285.168 |
36,8% |
€ 183.184 |
* Si riferisce al costo per 3 tecnici a 22 €/h per un totale di 48 h
Come abbiamo visto, gli incentivi sono numerosi e accessibili per tutte le piccole e medie imprese che hanno intenzione di evolvere nell'era digitale e aprirsi verso nuove opportunità, perché non approfittarne?
Bonus, agevolazioni e l'aiuto di esperti di settore (leggi anche "L'Innovation Manager: la tua guida all'innovazione"): è questo il momento giusto per percorrere la strada che porta alla digitalizzazione.