Quale CAD 3D scegliere? 10 domande da porsi

Scegliere il giusto CAD 3D per la tua azienda di arredamento su misura può sembrare un’impresa insormontabile.

I sistemi sono tanti e, ad un occhio non tecnico, possono sembrare molto simili… 

Ma attenzione: il software che utilizzerà il tuo ufficio tecnico per progettare è lo strumento operativo che più influenza la tua capacità produttiva e la tua competitività sul mercato.

Proprio per aiutare chi cerca di districarsi in questa confusione e per capire quali sono i fattori su cui mettere a confronto le diverse piattaforme CAD, abbiamo creato questa semplice guida in 10 domande che potrai fare ai tuoi potenziali fornitori per testare le potenzialità del software che ti propongono.

 

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1. Parametrico o disegno libero?

 Tutti si chiedono: “Questo CAD è parametrico?”: ma cosa vuol dire esattamente? E cosa comporta?

Disegnare in modo parametrico significa impostare delle “regole” (dei minimi e dei massimi, delle proporzioni fra le parti) che vincolano i componenti di un assemblato (di un mobile, per esempio).

Questa modalità di lavorare può semplificare la vita in caso di componenti “standard” o ripetuti, oppure nel caso dell’inserimento delle lavorazioni per la ferramenta che si distribuiscono in modo regolare.

 

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Esempio di scaffalatura parametrica "svincolata" per creare un mobile ad angolo realizzata con CAD MicroStation e Progenio

 

Ma fai attenzione: nel caso in cui tu debba progettare elementi più complicati, come banchi curvi o scansi particolari, la parametrizzazione diventa lunga e laboriosa.

Comporterà ad esempio il calcolo dei raggi di curvatura o delle particolari angolazioni fra le parti… il tutto per degli elementi che si utilizzeranno una volta sola e mai più!

Per questo esistono anche CAD che mixano la modalità di disegno parametrico e quella di disegno libero.

In questo modo si può utilizzare il parametrico per le forme più semplici e ripetitive, mentre per le situazioni più complesse si possono sempre utilizzare i comandi del disegno libero.

La possibilità di disegnare liberamente e di “svincolare” i parametrici influenza di molto le tempistiche di modifica su un progetto già iniziato: fate attenzione a chiarire bene con i vostri fornitori se il CAD che state valutando è solo parametrico o permette anche il disegno libero.

 



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2. Quanto tempo serve per creare dei moduli parametrici?

Abbiamo chiarito cosa si intende per parametrico, in che situazioni può essere utile e in quali invece può addirittura rallentare il flusso di lavoro.

Una volta che avrai capito se il CAD che stai valutando è solo parametrico o integra anche il disegno libero è importante che ti informi sul tempo necessario a realizzare un nuovo modulo parametrico da inserire nel tuo disegno.

Inserire un modulo parametrico nel disegno è molto semplice: ci vuole un secondo.

Ma quante ore di lavoro ci sono a monte per realizzare quel parametrico?

E se in futuro avessi bisogno di parametrici diversi da quelli già archiviati, cosa comporterebbe?

In questo caso ti suggeriamo di fare queste domande a tutti i tuoi potenziali fornitori usando un “assemblato di riferimento”: una cassettiera, un armadio o una scaffalatura… in questo modo potrai mettere a confronto i CAD che valuti con più semplicità.

Fai in modo di avere tutti i dati alla mano quando fai la tua scelta, così da non avere sorprese in un secondo momento!

 

 



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3. Quali formati importa/esporta?  

Per “interoperabilità” intendiamola capacità di un sistema informatico di interagire e funzionare con altri prodotti o sistemi”. 

Questa sarà una delle prime domande da porti valutando il giusto CAD per la tua azienda: dovrai prendere in considerazione la capacità del software di importare formati provenienti da altre piattaforme CAD e di esportare nei formati che ti vengono richiesti.

Questa variabile è più che mai importante nel mondo dell’arredamento su misura: la committenza esterna o gli architetti utilizzano ognuno il proprio sistema e forniscono file con i formati più disparati.

Ancora più importante: spesso per grandi commesse vengono richiesti dei file in formati specifici.

Ad esempio, Fincantieri ti richiederà file in .dgn.

È importante che ti informi e valuti quali sono le potenzialità di import/export e di comunicazione fra i CAD che stai valutando.

 

4. Quanto pesa un progetto?

Importantissimo considerare il peso, in MegaByte o GigaByte, di un progetto medio realizzato con la piattaforma CAD che stai valutando.

Progetti troppo pesanti rischiano di richiedere delle caratteristiche specifiche per l’Hardware o addirittura di far bloccare il computer su cui si lavora.

Chiaramente questa caratteristica sarà più o meno importante a seconda della complessità dei progetti che realizzi.

Sicuramente sarà rilevante, ad esempio, se progetti arredi di intere ville o hotel oppure gli arredi di yacht o navi.

Quanto può arrivare a pesare un progetto molto complesso?

Ti suggeriamo di informarti facendoti mostrare il file di un progetto di grande complessità, così da poter fare dei paragoni indicativi.

 

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Il progetto di arredo dell'intero deck di uno yacht realizzato da Pad Project con CAD MicroStation Progenio: pesa solo pochi MegaByte!

 



Quanto pesa il progetto di arredo di un intero deck di un Super Yacht realizzato con MicroStation e Progenio? 

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5. Quali sono i tempi di modifica?

Sappiamo benissimo che nel settore dell’arredo con produzione su commessa cliente, le modifiche dell’ultimo minuto sono all’ordine del giorno. 

Le modifiche possono venire da un cambio di direttiva della committenza oppure può capitare che, dopo aver eseguito i rilievi, ci si renda conto che ci siano dei cambiamenti rispetto alle strutture inizialmente considerate.

Oppure, soprattutto nel caso della nautica e del navale, il passaggio degli impianti può andare a interferire con gli arredi…

Le variabili sono tantissime e la modifica rischia di prendere più tempo della progettazione stessa.

Ti consigliamo di mettere alla prova in modo molto accurato la piattaforma CAD che stai valutando, dal punto di vista della modifica.

In fase di demo chiedi ai tuoi potenziali fornitori di mostrarti la modifica di un componente dell’arredo o anche di un’ampia porzione di progetto.

Ti sei mai chiesto quante ore di lavoro comporterebbe, ad esempio, dover allungare l’arredo di tutta una stanza di 5 centimetri?

Pad Project è successo e in un'intervista ci ha raccontato come ha risolto il problema. 

 

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6. Posso disegnare anche in 2D?   

Sembra una piccolezza, invece è una domanda importantissima!

Anche se decidete di passare a un CAD 3D non vuol dire che dobbiate abbandonare il 2D, anzi: le fasi iniziali del progetto (come il layout e  le prime bozze) andranno necessariamente fatte in 2D.

Allora sarà importante accertarvi che possiate fare questi passaggi all’interno della stessa piattaforma che usate per i progetti 3D.

Rischiate di dover utilizzare un altro software per il 2D o di rimanere legati l’utilizzo dello stesso AutoCAD da cui cercate di emanciparvi!

Vi consigliamo di fare direttamente questa domanda ai vostri potenziali fornitori.

 

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Dettaglio di foratura parametrica inserita con Progenio 

 

7. Quanta formazione complessiva servirà?

La formazione sul CAD che sceglierete è sicuramente un elemento di grande peso nella riuscita del progetto.

È importante chiedere chi vi fornirà la formazione: un collaboratore esterno o una risorsa interna all’azienda dei potenziali fornitori?

Altrettanto importante è capire: come si svolgerà il corso? Che argomenti si tratteranno? Quali saranno i materiali didattici utilizzati?

E ancora: il corso sarà “in aula” con tanti operatori o “one-to-one” solo per la tua azienda?

La cosa più importante però è la chiarezza sui tempi di formazione: quante giornate saranno necessarie per permettere all’operatore di essere indipendente? Quando sarà operativo?

Sarà difficile chiaramente dare la tempistica esatta, perché dipende anche dai tempi dei vostri operatori.

Fatevi comunque dare un range di riferimento piuttosto preciso così da poter confrontare i tempi di apprendimento fra le varie piattaforme CAD.

Neanche a dirlo: spesso una lunga tempistica di apprendimento nasconde un sistema macchinoso e poco intuitivo.

 

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8. Sistema di licensing: licenza perpetua o “a canone”? 

Ogni software house ha il proprio sistema di licensing: le licenze possono essere perpetue o a canone “temporaneo” (mensile, annuale, triennale).

La differenza principale è che la licenza perpetua o node-locked diventa una proprietà aziendale sempre disponibile, anche nei casi in cui si dismettano eventuali canoni di assistenza e manutenzione o non si proceda con gli aggiornamenti.

In caso di licenza “temporanea”, invece, l’utilizzo di una licenza è subordinato al pagamento di un canone periodico: ciò significa che nel momento in cui si interrompa il pagamento del canone, l’azienda non avrà più accesso alla piattaforma.

Questa evenienza può bloccare l’accesso allo storico aziendale e causare la perdita dei dati.

A livello commerciale, una licenza perpetua può comportare un investimento iniziale maggiore. Una licenza temporanea, però, comporta un investimento fisso che in breve tempo può andare a superare quello di una licenza perpetua.

In questa fase vi consigliamo di scegliere il vostro software per le potenzialità che vi garantisce: in termini di miglioramento dei tempi dell’ufficio tecnico e di riduzione degli errori che vi garantisce.

Così facendo le differenze di investimento economico iniziale si riassorbiranno in pochi anni.

Informatevi inoltre sul sistema di aggiornamenti del software: gli aggiornamenti sono inclusi nel canone di assistenza o vi verranno fatturati a parte?

Se non aggiornate il sistema per un periodo rischiate di perdere i dati o potrete comunque continuare ad utilizzarlo? Si tratta di aggiornamenti periodici o solo di major releases?

Gli aggiornamenti possono non sembrare una priorità al momento dell’acquisto, ma a volte possono avere un peso economico pari a quello iniziale di acquisto della licenza… informatevi subito per non avere brutte sorprese!

 



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9. Assistenza: chi la fa e quali sono i tempi garantiti?

L’assistenza è uno degli elementi più importanti da considerare.

Soprattutto all’inizio, quando si sta ancora prendendo confidenza con un sistema, è importantissimo sapere di poter contare su un supporto competente ed esperto.

È importante chiedere al vostro potenziale fornitore:

  • quali sono i tempi garantiti di assistenza: quando potete chiamare e entro quando riceverete risposta?
  • con che mezzi potrete richiederla: avrete un numero di telefono di riferimento o potrete scrivere tramite un sistema di ticketing online?

Inoltre non dimenticate di chiedere chi sarà a fornirvi l’assistenza.

Soprattutto per le grandi software house, spesso è un compito delegato a dei call center esterni, che non possono darvi un servizio di qualità ed esperienza sul sistema.

In altri casi, invece, l’assistenza vi viene fornita direttamente dal vostro tecnico di riferimento, che conosce già la vostra situazione aziendale: sono piccoli accorgimenti che possono fare la differenza e che quindi è importante valutare.

Non dimenticatevi di chiedere un elenco puntuale di tutti i servizi che rientrano nell’assistenza!

(Qui trovi tutto quello che c'è da sapere sull'assistenza su Progenio e MicroStation)

 

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10. E se ci servono degli sviluppi?

Ogni azienda ha un’organizzazione a sé stante, soprattutto quando parliamo di arredamento progettato e prodotto su commessa cliente.

È quindi praticamente impossibile che la versione “standard” di un software sia già a posto per voi.

Saranno necessari, ad esempio, il collegamento al vostro gestionale oppure delle personalizzazioni che rispecchino le vostre modalità operative.

Spesso gli interventi per inserire un sistema correttamente all’interno del flusso aziendale sono in effetti quelli più importanti e delicati.

Nel processo valutativo del software è importante tenerne in conto i risvolti economici e le tempistiche.

Chiedetevi per prima cosa se il vostro potenziale fornitore è anche sviluppatore e se ha un centro di sviluppo interno che possa realizzare le vostre richieste.

In questo caso i tempi saranno sicuramente minori, perché il team interno avrà un’esperienza specifica sul sistema che non può essere garantita da sviluppatori esterni o occasionali.

Ovviamente, tempi minori coincideranno con una spesa minore.

Centri di sviluppo interni e dedicati, inoltre, saranno anche garanzia di qualità.

 

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Il sistema di progettazione e ingegnerizzazione ha grandissimo impatto sulla competitività aziendale e in generale sui profitti. 

Un sistema che rallenta e ostacola l’ufficio tecnico blocca la crescita dell’azienda e la danneggia: può comportare il pagamento di penali, se non si rispettano i tempi di consegna stabiliti e di sicuro non fa fruttare al massimo le ore di lavoro delle risorse dell’ufficio tecnico.

I CAD non sono tutti uguali e proprio per questo è fondamentale fare chiarezza su quali sono le differenze di impostazione, sia tecnica che commerciale, dei prodotti che vi presentano i vostri potenziali fornitori.

In questo articolo abbiamo elencato le domande che ci sembra fondamentale porre e valutare per mettere a confronto diverse piattaforme software e per capire quale sia più adatta alla vostra azienda.

Un ulteriore passo, se siete ancora incerti, potrebbe essere quello di riprendere un progetto di un componente di arredo che presenti qualche particolarità e chiedere ai vostri potenziali fornitori di riproporlo con il loro sistema.

Fate solo attenzione a farvi indicare tutte le tempistiche, anche quelle per la creazione dei moduli parametrici!

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