Come ottimizzare la progettazione di cucine contract

Parlare di cucina contract può sembrare una contraddizione.

Non è così: anzi, sempre più aziende del settore cucine, stanno aprendo un canale verso il contract. Scopri come cogliere questa opportunità, ottimizzando la progettazione>>

 

Indice

 

Come ottimizzare la progettazione di cucine contract - Pixabay blog

Immagine di jessebridgewater su Pixabay

 

Introduzione: come ottimizzare la progettazione di cucine contract

Se diciamo contract, generalmente non pensiamo all'arredo e ai mobili per la cucina.

Storicamente e nell'immaginario comune, la cucina è pensata, progettata e prodotta in serie.

Si pensa a un prodotto a catalogo, per la vendita retail tramite rivenditori e per il quale sono sufficienti strumenti di progettazione semplici: software cabinet o configuratori che possono essere utilizzati anche dai tecnici-commerciali direttamente nel punto vendita.

Per un prodotto di questo tipo, di solito, il lancio di produzione si fa direttamente dal gestionale: con documentazione esecutiva già pronta e codificata a monte, per ogni modello disponibile.

Dinamiche simili ha la cucina personalizzata intesa come customizzazione del prodotto a catalogo. Il cliente può scegliere entro certe variabili: un po’ più largo, un po’ più stretto, la scelta di avere 3 o 4 cassetti, una finitura invece che un’altra.

La situazione, per l’azienda che progetta e produce, si complica, anche se le variabili rimangono in un range controllabile: un limitato numero di modifiche e di variazioni che si possono apportare al modello originale o un limitato numero di combinazioni disponibili.

Si complica anche la gestione della progettazione e della produzione: è sempre il gestionale che copre tutte le possibili variazioni di documentazioni esecutive e può dare il via alla produzione?

O c’è un intervento massiccio dell’ufficio tecnico, nella riprogettazione e nella redazione della documentazione esecutiva di produzione? In questo secondo caso, gli strumenti non possono più essere gli stessi e anche la gestione della commessa di produzione va rivista in ottica di ottimizzazione (per approfondire, vi consigliamo di dare un’occhiata qui).

Ma anche in questo caso, ancora non stiamo parlando di contract.

Se la possibilità di personalizzare la propria cucina è ormai un servizio comunemente offerto da quasi tutte le aziende produttrici, completamente diversi sono i canali del su misura (in cui l’azienda che progetta e produce una cucina completamente su misura per una singola commessa) e del contract, diffuso soprattutto all'estero.

Si tratta della situazione più complessa da gestire: il contract ha dinamiche complesse e molto diverse rispetto a quelle della produzione seriale. 

Cambiano le dinamiche commerciali, progettuali, finanziarie... e avvicinarsi al contract, per un'azienda di arredo per cucine, è una decisione che va presa con consapevolezza tecnica e strategica.

 

Ma partiamo dal principio.

Parlare di cucine contract può sembrare una contraddizione in termini: non è infatti l’intero arredo, ma quello di una zona ben precisa, la cucina appunto.

Allora cosa si intende per contract per cucine?

Ma soprattutto: perché è così importante?

E perché è fondamentale una riflessione su come ottimizzare la progettazione di cucine contract?

Vediamolo.

 

Perché parliamo di cucine contract?

L’argomento cucine contract è attualissimo.

Ormai quasi tutte le grandi aziende, anche e soprattutto i brand storici che sono diventati eponimi dell’arredo per cucina, hanno aperto o stanno strutturando un canale o una divisione contract.

Qualche esempio?

Il Gruppo Veneta Cucine, che ha chiuso il 2018 con un fatturato di 204 milioni di euro registrando un aumento dell’8% rispetto al 2017 e che riconosce nel canale contract una delle componenti trainanti della crescita (qui l’intervista).

E poi marchi come Imab Group, Poliform, Snaidero, Pedini, Arredo3, Aran Cucine, Aster Cucine...

 

Aprire un canale contract non è una passeggiata: non è un semplice ampliamento dell’attività produttiva o dei mercati a cui rivolgersi.

È un cambiamento di mentalità e di processi:

  • dal punto di vista commerciale e finanziario;

  • dal punto di vista di progettazione e produzione.

Un cambiamento e un impegno di questo tipo, soprattutto per realtà che da sempre si sono occupate (con successo!) di arredo in serie, deve essere giustificato da una grande opportunità e del cambiamento di richieste dell’intero mercato.

E infatti è esattamente così: vediamo un quadro della situazione italiana delle aziende che progettano e producono arredo, con la lente di ingrandimento sul settore delle cucine.

 

Ottimizzare la progettazione di cucine contract nel mercato del mobile

 

PERCHÉ PASSARE AL CONTRACT? E COSA SI RISCHIA?

Secondo il World Furniture Outlook 2019, l’Italia è ancora fra i leader mondiali nella produzione di mobili:

  • 4° posto nella produzione mondiale (preceduta da Cina, USA e Germania; segue l’India che però produce principalmente per un mercato interno);

  • 4° posto nelle esportazioni, in questo caso preceduta da Cina, Germania e Polonia.

 

Dal punto di vista del consumo e quindi del mercato potenziale per le aziende italiane di arredo, i numeri sono positivi:

  • +3,2 %: è la previsione di crescita del consumo mondiale di mobili nel 2019

  • i maggiori importatori sono USA, Germania, Francia e Regno Unito.

 

Se guardiamo all'Italia, sicuramente negli ultimi anni il settore è cresciuto, anche se non ha ancora recuperato i livelli pre-crisi.

Fa eccezione l’export: le stime per le esportazioni si attestano su un +1,6% in termini reali; in particolare aumenta l’export verso le aree Extra-UE.

Avvicinando la lente di ingrandimento sul settore dell’arredo per cucine: vediamo che questo è uno dei settori in cui la crescita di esportazioni è più marcata: +9,8 % nel 2018 (rispetto al 2017).

 

Fonte dei dati e dell'immagine: Ambiente Cucina, n.248

 

Sono valori che fanno riflettere: come fa e come ha fatto negli anni l’Italia a rimanere a galla in un mercato così competitivo?

Le due strategie e armi principali sono due facce della stessa medaglia:

  • il Made in Italy e la reputazione di un prodotto di qualità e dal design italiano; 
  • la specializzazione su un prodotto di fascia alta

Ricerca, design, qualità del prodotto, la capacità di adattarsi alle richieste del cliente: una flessibilità che è prerogativa delle piccole e medie aziende italiane dell’arredo, ma che comporta anche un alto rischio.

Le aziende dell’arredo italiano sono piccole e spesso, in buona misura, “artigiane” e questo comporta una vulnerabilità su mercati altamente competitivi come quelli esteri. 

Eppure è proprio sul mercato estero che ci sono le maggiori opportunità e a cui si rivolge la produzione di arredo contract.

Come risolvere questo paradosso? 

Sicuramente con un ottimizzazione della progettazione di cucine contract e dell'intero processo di gestione della commessa.

Intanto: definiamo cucina contract.

 

Cosa sono i contract di cucine?

Cucina contract e cucina su misura non sono la stessa cosa. 

Se la cucina su misura è quella realizzata dall'artigiano direttamente per il cliente finale, la commessa di cucina contract è un lavoro per un'azienda strutturata, che lavora direttamente con il contractor (clicca qui e scopri i contractors e le altre figure dell'arredamento contract).

Per commessa di cucine contract intendiamo generalmente l'attività di progettazione, ingegnerizzazione e realizzazione di cucine per interi complessi residenziali

Il contractor, infatti, si occuperà dell'intero edificio e commissionerà all'azienda di arredo la realizzazione di tutte le cucine, secondo una linea una comune. 

Si tratta quindi, in un certo senso, di un piccolo lotto di cucine, partendo da un modello che viene realizzato secondo indicazioni del contractor o dell'architetto che segue la commessa, e che va disegnato secondo le specifiche esigenze di ognuno degli appartamenti del complesso residenziale. 

Il complesso residenziale a sua volta può essere un'edificio o grattacielo da più appartamenti, oppure un residence composto da più edifici e strutture. 

La cosa si fa più complessa!

 

Cucine contract e cucine su misura non sono la stessa cosa

Infatti, è vero che si parte da un modello e che tutte le cucine sono una modifica di questo modello e non è quindi come realizzare arredi di parti diverse di una villa o di uno yacht.

D'altra parte anche e proprio questo tipo di modifiche richiedono una grande flessibilità di progettazione.

La modifica qui non è un'eccezione alla regola, ma è normale che ogni cucina differisca in parte dall'altra, per adattarsi alle modifiche di rilievo.

La più grande differenza è di solito la specularità rispetto all'asse centrale dell'edificio.

A cascata, altre differenze possono essere portate da pareti, nicchie, passaggi degli impianti...

È proprio su questo tipo di commesse che si stanno concentrando ora le grandi aziende italiane di arredo per cucina: aziende fortemente strutturate per il seriale e che hanno dalla loro la forza e la capacità di creare delle divisioni contract altrettanto strutturate.

Strutturate, però, in modo coerente alla diversa finalità e alle diverse modalità richieste dalla progettazione e produzione su commessa. 

Modalità diversa dal punto di vista:

  • commerciale;
  • di progettazione e produzione.

Come capiremo andando avanti nella lettura, le due prospettive non sono affatto opposte, ma si completano. 

Chiedersi come ottimizzare la progettazione di cucine contract porta a miglioramenti a livello globale e su entrambi i fronti.

 

Come ottimizzare la progettazione commerciale di cucine contract? (Shop Drawings) 

Quando parliamo di cucine contract (e di arredo contract in generale) non possiamo dimenticare che la presa in carico della commessa e gli sforzi commerciali e tecnici per aggiudicarsi il lavoro sono una parte cruciale.

Cruciale, e non scollegata dall'efficienza aziendale nei processi di progettazione e produzione. 

Infatti, come dicevamo, le aziende italiane di arredo, per poter accedere ad un mercato così competitivo come quello del contract, devono garantire: 

  • affidabilità;
  • capacità di gestione di progetti complessi;
  • capacità di presentazione;
  • capacità di fornire un servizio completo: dalla progettazione all'assistenza post consegna;
  • attendibilità e rispetto dei tempi stabiliti.

Una delle modalità che vengono utilizzate dall'azienda di cucine in questa fase, per presentare il progetto alla committenza e per dimostrare il proprio skill tecnico, è la redazione di una serie di shop drawings

 

Cosa sono gli shop drawings? 

Lo shop drawing è la tavola, o la serie di tavole realizzate dall'azienda di arredo per il contractor o il committente.

Serve a presentare il progetto al committente e a rappresentare quale sarà il risultato finale. 

Generalmente presentato in 2D (piante e alcune particolari sezioni), lo shop drawing serve a dare indicazione precisa di quella che sarà la realizzazione.

È diverso dalla documentazione esecutiva: non ha i dettagli che servono per andare in produzione, ma le informazioni che vengono richieste da chi deve assegnare la commessa.

La complessità in questa fase è il tempo: la realizzazione degli shop drawings è laboriosa, richiede tempo ed è un costo per l'azienda.

Proprio per questo non parte da subito, ma solo in fase avanzata di trattativa, quando si ha quasi certezza che la commessa andrà in porto. 

È un investimento che serve ad aggiudicarsi la commessa e ad avere l'ok da parte della committenza sulle modalità che l'azienda ha definito per la realizzazione del progetto. 

Infatti, nonostante la relazione fra committenza e azienda di progettazione e produzione di arredo sia attiva per tutta la durata del progetto, ciò che viene approvato in fase di shop drawing ha valore di conferma. 

Ora, la commessa è vinta: le criticità continuano...

 

Ottimizzare la progettazione esecutiva: 3 elementi imprescindibili

La commessa è stata approvata. Cosa si fa ora? 

Si comincia la progettazione esecutiva, finalizzata a generare la documentazione e le informazioni necessarie ad andare in produzione. 

Ciò che succede di solito è che la progettazione riparte da zero: shop drawings e disegni esecutivi hanno finalità e modalità diverse, i primi in 2D, i secondi in 3D e vengono realizzati con strumenti CAD diversi. 

Già di per sé, questo rappresenta un collo di bottiglia: possibile che l'investimento di progettazione fatto con gli shop drawings non possa essere recuperato? Andiamo per ordine. 

Un'altra criticità che abbiamo riscontrato è che spesso le aziende che producono arredo per cucina, si illudono di poter realizzare la progettazione esecutiva di un'intera commessa di cucine contract con gli stessi strumenti utilizzati per realizzare una cucina seriale o al massimo customizzata

In realtà le necessità qui sono diverse, così come diversi gli strumenti software che è necessario utilizzare.

In particolare gli elementi su cui focalizzarsi per ottimizzare la progettazione di cucine contract sono 3:

 

1. Scegliere il giusto CAD 3D di progettazione per arredo

Questa è la prima e la più importante riflessione da fare, impossibile pensare che un cabinet o un software strettamente parametrico possa essere adatto ad una progettazione che prevede così tante variabili e modifiche. 

Anche se si parte da un modello comune, le diverse cucine di un progetto contract possono differire per moduli angolari, per scansi necessari a far passare gli impianti... tutte differenze che sono molto difficili da gestire con i software rigidi pensati per il retail, se non impossibili da gestire in questo modo.

Allo stesso tempo il software CAD adatto per la progettazione di cucine chavi in mano deve anche permettere all'azienda l'archiviazione e la successiva manipolazione e modifica dei volumi: in questo modo sarà semplice inserire a progetto dei volumi o degli elementi già archiviati e modificarli secondo le esigenze del singolo appartamento all'interno della commessa contract. 

Una soluzione del genere velocizza e ottimizza la progettazione di cucine contract.

 

cad migliore arredo su misura

 

Al punto che viene da chiedersi: perché investire nella progettazione 2D degli shop drawings? 

Ottimizzando la progettazione esecutiva e definendo e implementando un processo fluido e ben strutturato, si possono tagliare decisamente i tempi di progettazione.  

Così facendo si raggiungono 3 vantaggi fondamentali: 

  • Ridurre tempi e costi di progettazione

    È pura matematica: con una soluzione di questo tipo si tagliano alla radice i tempi (e i costi!) di realizzazione degli shop drawings! Può voler dire un maggiore impegno nella prima fase, ma significa anche che, una volta accettata definitivamente la commessa, il reparto ingegnerizzazione non dovrà ricominciare a disegnare da zero, ma dovrà solamente perfezionare e "completare" il disegno con informazioni relative a: ferramenta, fori e con la configurazione dei materiali. 

  • Ridurre gli errori

    Anche in questo caso, è una questione di logica: il passaggio di dati da un software all'alto, da una piattaforma all'altra, da un reparto all'altro, con lo scopo di tradurli in un progetto 3D... è una trappola che porta all'errore. Errore umano, errore di distrazione, errore di digitazione: si rischia (e nella 99% dei casi si incorre) nel famoso "effetto telefono senza fili". Effetto famoso e... costoso! Se parliamo di commesse di cucine contract. Se la progettazione degli shop drawings e quella esecutiva utilizzano invece lo stesso strumento... si risparmia tempo  e si è sicuri che i dati siano gli stessi e sempre aggiornati

  • Una migliore presentazione!

    Avere già gli shop drawings in 3D vuol dire anche la possibilità di realizzare, con poco sforzo in più, anche dei rendering fotorealistici o addirittura dei video di presentazione: strumenti utilissimi e molto convincenti, che restituiscono alla committenza l'esatta aspettativa sul progetto. Inoltre, uno strumento tridimensionale di presentazione porta sicuramente anche l'azienda e il brand a prendere un connotato innovativo e tecnologico, fondamentale nella comunicazione della propria affidabilità e del proprio know how. Delle novità in fatto di presentazione dei progetti 3D, abbiamo parlato qui>>

 

FONTEMAGGI ALFAPARF COSMOPROF allestimento di stand fieristico con progenio e microstation

L'importanza di un'efficace presentazione del tuo progetto 3D: un esempio di rendering fotorealistico realizzato con MicroStation da Fontemaggi Allestimenti

 

2. Sfruttare gli automatismi

Un'altra questione imprescindibile quando parliamo di ottimizzare la progettazione di arredo contract è l'utilizzo dei corretti automatismi, per tagliare i tempi e per ridurre gli errori. 

Infatti, se nella produzione seriale, come abbiamo visto, il lancio di produzione può essere fatto dal gestionale, sulla base di documentazione esecutiva già pronta e caricata a sistema, questo non è possibile nel contract.

Anzi, le commesse di cucine contract sono generalmente molto complesse, con molta documentazione e molte variabili. 

Immaginate il margine di errore nei casi in cui questa documentazione viene compilata a mano!

 

3. Organizzare correttamente la codifica

Questo è un punto direttamente collegato al precedente: infatti, nei casi di cucine contract, la commessa è complessa e gli elementi sono molto numerosi. Sarà quindi importantissima una completa reperibilità e tracciabilità del singolo pezzo, per evitare costosi errori e incomprensioni in fase di:

  • pre-montaggio e montaggio
  • logistica: intesa come la preparazione degli elementi di arredo per la spedizione, packing list e divisione in bancali: molto più semplice con una codifica ben strutturata!
  • spedizioni: soprattutto se il cantiere è all'estero, dimenticare un pezzo nella spedizione può costare anche migliaia di euro!
  • assistenza post-vendita: nel chiavi in mano, di solito, è l'azienda che progetta e produce a fornire assistenza post vendita; ovvero, a fare manutenzione sull'arredo negli anni successivi. Con una codifica ben organizzata, anche se la necessità è quella di produrre un elemento di arredo o un solo componente, l'efficacia è immediata e non è necessario riprogettare di nuovo. 

Abbiamo detto che la codifica è strettamente legata agli automatismi: infatti, su grandi commesse, una progettazione efficiente conta quasi necessariamente su una codifica automatizzata, che derivi direttamente dal progetto 3D e non sia esposta al rischio di errore umano. 

 

New call-to-action

 

Un consiglio per ottimizzare la prototipazione di cucine

Cosa può imparare la progettazione di cucine in serie dalla gestione della commessa di cucine contract?

Come spesso accade, alcuni dei consigli che abbiamo visto possono essere considerati in modo trasversale e ci sono spunti anche per le aziende che progettano e producono cucine in serie e per il retail.

La produzione in serie, si sa, non è più come 20 anni fa: i lotti si sono ridotti e c'è una frenetica e continua richiesta di nuovi modelli. 

Le aziende di arredo per rimanere competitive devono essere in grado di correre: progettare, produrre, testare e mettere sul mercato nuove cucine, con una velocità e una flessibilità che ricorda quella richiesta alle aziende del su misura.

Per dirla in una parola, parliamo di prototipazione.

Per un'azienda specializzata nella produzione di cucine a catalogo, la prototipazione può essere un grosso ostacolo al raggiungimento dell'efficienza: infatti i costi di progettare, ingegnerizzare e produrre un arredo a "lotto 1" qual è il prototipo, sono decisamente impegnativi. 

Soprattutto se non si utilizzano gli strumenti adatti!

Il consiglio in questo caso è proprio questo: guardare alla prototipazione come a una divisione contract speciale interna all'azienda. 

Dotare i tecnici che se ne occupano dei corretti CAD 3D di progettazione:

Esatto: sono le stesse caratteristiche di cui abbiamo parlato prima, riflettendo su come ottimizzare la progettazione di cucine contract.

Ottimizzare la progettazione di prototipi di cucine e arredo ha dinamiche molto simili: anche qui viene chiesta flessibilità e velocità, per mediare fra l'esigenza dell'azienda di ideare e testare nuovi modelli, ma anche con l'estrema necessità di efficienza che caratterizza la produzione moderna e che è necessaria per rimanere competitivi. 

 

Come ottimizzare la prototipazione di cucine

 

Conclusioni: puntare sul Contract significa evitare i salti nel buio

Sempre più aziende del settore arredo stanno aprendo un canale contract: accettando commesse sporadiche, come spesso accade alle PMI, o strutturandosi con specifiche divisioni interne, come è più frequente per le grandi aziende.

Una tendenza che va di pari passo con un mercato che sempre di più accantona il seriale per richiedere un prodotto di customizzato e su misura, personalizzato.

Questo accade per tutti i settori dell'arredo.

Nel settore delle cucine, le dinamiche sono diverse e particolari, ma riconducibili a una comune esigenza di migliorare la gestione della commessa, ricercare l'efficienza e ottimizzare la progettazione. 

Quando parliamo di cucine contract o chiavi in mano, infatti, non parliamo della singola cucina su misura per il cliente finale che può produrre il piccolo artigiano.

Parliamo di grandi commesse di cucine per interi complessi residenziali: commesse a cui puntano le grandi aziende italiane di arredo cucina.

Sono aziende che si sono fatte le ossa e il brand su un prodotto seriale e che ora hanno la forza e la capacità di strutturarsi internamente in modo da gestire commesse di arredo contract, con le complessità naturali che questo tipo di processo (che è insieme prodotto e servizio) porta con sé.

Ottimizzare la progettazione di cucine contract diventa un must per queste aziende.

In particolare ottimizzare la progettazione significa allargare la prospettiva e analizzare sia il campo della progettazione commerciale, cioè la redazione degli shop drawings per committenza e contractor, che quello della progettazione esecutiva, quindi disegno tecnico, modellazione e ingegnerizzazione per la produzione.

Tradizionalmente fra queste due fasi esiste uno spartiacque: prima e dopo la conferma della commessa.

Ma lavorare con questo spartiacque, con sistemi software CAD diversi, con passaggi di dati spesso non tracciati e ricominciando a progettare ogni volta da zero dopo la conferma... questa modalità è davvero nemica dell'efficienza.

Se sei arrivato a leggere fino a qui, significa che sei interessato a ottimizzare la progettazione di cucine contract e migliorare la gestione delle tue commesse di produzione. 

Il consiglio più importante da portare con te è: attenzione ai dati.

Se i dati sono duplicati, se c'è ripetizione, se c'è spostamento manuale: lì si crea errore.

L'ottimizzazione della progettazione delle tue commesse parte proprio da qui: dal ripensare i tuoi processi per fare in modo che siano il più possibile organici e coesi.

E che non ci sia spazio per perdite di informazioni.

 

 

SCOPRI COME TI POSSIAMO AIUTARE Contattaci per una consulenza gratuita

 

Ritorna al Blog

Articoli Correlati

Progettazione BIM: una grande opportunità per l'arredo contract

Cos'è il BIM? Facciamo chiarezza sulla metodologia di progettazione BIM e sulla grande opportunità...

Arredo Contract Custom: aiutare la produzione con tavole tecniche raggruppate

Il passaggio delle informazioni per il lancio in produzione è uno degli step più importanti e...

VIDEO Intervista - D. Montanino: Vincere la sfida del CONTRACT

Avvicinarsi al mondo del contract internazionale è una sfida a portata di piccola e media impresa?...